Nel corso di un “digital agency minitour” come quello che abbiamo descritto qualche tempo fa, potreste sentire pronunciare termini molto tecnici e specifici che vi suoneranno nuovi (e il caffè, in questi casi, non può fare miracoli).

 

Malgrado l’atmosfera generale sia spesso improntata all’informalità, chiederne per troppe volte il significato in una conversazione può risultare un po' fastidioso per i vostri interlocutori: vorremmo darvi preventivamente qualche dritta per evitare questa spiacevole sensazione.

 

Eccoci, quindi, alla prima puntata di SUSHI, una rubrica incentrata su come SI PARLA in una digital agency moderna.

 

Nel corso del tempo prenderemo in esame i linguaggi specifici di ciascun ambito tecnico; cominciamo da certa terminologia in uso quando si sta lavorando alle prime fasi della progettazione web, uno di quei settori dove maggiore è, per i profani, l’impressione che si stia ascoltando una lingua a parte, per soli iniziati.

 

 

 

 

BACK-END DEVELOPER: colui che si occupa della programmazione lato server, cioè di tutto ciò che in sostanza è “invisibile” agli occhi degli utenti, ma vitale per il funzionamento di un sito, una app o una piattaforma.

 

FRONT-END DEVELOPER: chi si dedica della programmazione lato client, quindi di tutto ciò che è “visibile”.

 

WIREFRAME: consiste nel primo “schizzo”, nella primissima rappresentazione dell’architettura di un sito. Si presenta generalmente come un documento con una struttura a griglia di blocchi da riempire, aggiungere o togliere, nei quali in fase di design verranno inseriti grafiche e contenuti.

 

MOCKUP: passaggio successivo al wireframe, si ottiene quando a quest’ultimo vengono aggiunte indicazioni su grafica, colori e contenuti molto più precise e definite.

 

TEMPLATE: il modello su cui si basa la struttura grafica complessiva di un sito web. Spesso se ne parla con riferimento a quelli di WordPress, che sono abbastanza facili da utilizzare anche per i non esperti. Occorre poi formattarlo con l’ausilio di CSS e, per i contenuti, di linguaggi come l’HTML; non è necessario farne uso, anzi, le web agency strutturate lavorano molto spesso creandoli di volta in volta.

 

LAYOUT: comprende la struttura e la grafica delle singole pagine di cui è composto un sito web. Deve essere semplice, intuitivo, razionale per risultare efficace. Di solito, si divide in:

 

·       HEADER: si trova nella parte superiore dello schermo e ospita brand e menu di navigazione;

 

·       MAIN AREA: la parte centrale, e principale, con i contenuti veri e propri, audio, video, testi, foto;

 

·       SIDEBAR: colonna laterale dove si trovano contenuti, comandi e funzioni collaterali a quelli principali; è più facile da trovare su piattaforme o app rispetto ai siti web.

 

·       FOOTER: la zona inferiore, nella parte bassa dello schermo, che di solito ospita un recap delle pagine (o quelle principali), informazioni aziendali e tutti i link alle pagine tecniche;

 

 

LANDING PAGE: pagina web cui l’utente arriva rispondendo ad una campagna di web marketing, attraverso una CTA (Call To Action, vedi sotto) contenuta in un post, in un’inserzione a pagamento, in un annuncio Google Ads, e in cui può eseguire delle azioni inserendo i suoi dati, che l’azienda analizzerà per convertirli in lead e inviare in futuro annunci personalizzati.

 

HOSTING: lo spazio fisico che sul web andrà ad ospitare un sito, una app, una piattaforma.

 

CALL TO ACTION (CTA): è un pulsante situato alla fine di un post, di un Google ads, di una landing page che, cliccato dall’utente, permette alle aziende di operare conversioni in lead (attirare potenziali clienti o creare opportunità di vendita, così potete proseguire nella lettura più tranquilli). Esempi: i tasti “clicca qui”, “scorri verso l’alto”, “ordina”, “acquista”, etc;.

 

URL: semplicemente, l’indirizzo web di un sito, visibile nella barra superiore dei browser.

 

NOME DI DOMINIO: banalmente è tutto ciò che compare dopo la @ negli indirizzi e-mail e www negli indirizzi web.

 

 

 

Ci fermiamo qui, ma non perdete la prossima puntata: continueremo a prendere in esame i nomi, le espressioni, i termini più frequenti, ma non per questo meno complicati (anzi, come stiamo vedendo) del web design, stavolta lato server. Per cui, come sempre: stay connected!